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A causa dell'indisponibilità dell'attore siamo dispiaciuti di annunciare che lo spettacolo UNO SPETTACOLO DIVERTENTISSIMO CHE NON FINISCE ASSOLUTAMENTE CON UN SUICIDIO previsto per martedì 4 aprile è stato annullato.
Per i possessori del biglietto:
- È possibile sostituire il biglietto con lo spettacolo ESSERE JIM MORRISON in scena martedì 4 aprile alle 21, confermando la sostituzione via mail o via whatsapp al 3477352680 (indicando nome, cognome e posto indicato sul biglietto)
- È possibile chiedere il rimborso riportando il biglietto nel punto vendita di acquisto.
Vi ricordiamo anche che lo spettacolo SHAKESPEARE IN FACEBOOK previsto per sabato 15 aprile 2023 è stato annullato.
I possessori dei biglietto possono:
- Sostituirlo con il biglietto dello spettacolo IO CI SONO, confermando la sostituzione via mail o via whatsapp al 3477352680 (indicando nome, cognome e posto indicato sul biglietto)
- Richiedere il rimborso riportando il biglietto dello spettacolo annullato presso il punto vendita di acquisto entro e non oltre sabato 22 aprile.
La biglietteria è aperta martedì 4 aprile dalle 19 alle 21.30 e sabato 15 aprile dalle 19 alle 21.30. Per ulteriori necessità, valuteremo altre aperture della biglietteria.
Ci scusiamo per il disagio.

Sabato 30 aprile ore 21
L'avaro
di Molière
regia Andrea Buscemi
con Andrea Buscemi, Eva Robin's, Livia Castellana, Nicola Fanucchi, Pantaleo Annese, Rebecca Fanucchi, Martina Benedetti, Leo Giorgetti
Scritta e rappresentata nel 1668, L’Avaro è una delle commedie più famose di tutti i tempi. Protagonista un grande personaggio caratterizzato da un leggendario vizio o mania, che affonda le radici drammaturgiche direttamente nell’Aulularia di Plauto e a cui Molière ha aggiunto il proprio vertiginoso talento e un genio inconfondibile. Una rilettura in chiave moderna con Arpagone paragonato ad un contemporaneo finanziere capitalista preso ad accumulare ricchezze. D'altra parte il personaggio di Molière è stato l'archetipo per la figura del maniacale risparmiatore, patologicamente attaccato al possesso fisico, quasi carnale, dell’oro, che si priva di tutto pur di accumulare danaro, in una importante tradizione teatrale e letteraria che va dall'Avaro di Goldoni, all'Uncle Scrooge di Dickens sino allo Zio Paperone di Walt Disney.